195 licenziamenti: i comunisti a fianco degli operai delle Cartiere Miliani di Fabriano
- Resistenza Popolare
- 21 ott 2024
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Cartiera Miliani di Fabriano: fondata nel 1782 da Pietro Miliani, conquista nel tempo, per il pregio della sua carta e della sua cartotecnica, prestigio nazionale, internazionale e vasti mercati.
Dalla fine del ’700 sino ad oggi diviene anche un determinante punto di riferimento per l’occupazione del territorio, con centinaia di operai in ogni fase storica (550 nel 2021, con 3mila prodotti a catalogo).
Nel 1978 l’Istituto Poligrafico dello Sato diviene l’azionista di maggioranza (con il 98,6%) delle Cartiere Miliani: una nazionalizzazione che garantisce nuovi investimenti e garanzia dell’occupazione per circa 25 anni.
Nel 2002 le Cartiere si riprivatizzano e la proprietà passa al Gruppo Fedrigoni di Verona, appartenente al fondo americano Bain Capital.
Quest’ultima fase, autunno 2024, è caratterizzata da un duro attacco antioperaio del Gruppo Fedrigoni, che guidato dal Bain Capital americano, intende licenziare 195 lavoratori!
processi di privatizzazione e di finanziarizzazione dell’economia, la svendita dell’industria italiana al capitale straniero (come nel caso, sempre a Fabriano, della svendita della Merloni alla Whirpool americana, che a sua volta ha venduto, in questa fase, l’ex Merloni alla Baku turca) sono alla base della crisi della stessa industria italiana, crisi che poi è sempre pagata dai lavoratori!
Noi comunisti siamo a fianco degli operai, sosteniamo le loro lotte e chiediamo che le Cartiere tornino all’Istituto Poligrafico dello Stato!
L’industria italiana, e la classe operaia, non possono essere lasciate nelle mani della speculazione finanziaria americana! Occorre,di nuovo, nazionalizzare le storiche Cartiere Miliani di Fabriano

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