25 ANNI DI CARCERE SE TI OPPONI AD UNA GRANDE OPERA
- Resistenza Popolare
- 29 mag 2024
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“Chi ben comincia è a metà dell’opera”, sembra questo il proverbio che Salvini e la Lega vogliono seguire per scongiurare le proteste che già cominciano a montare contro il ponte sullo stretto di Messina.
Un emendamento, presentato in Commissione Affari Costituzionali della Camera dal leghista Iezzi, (che sta discutendo del DDL Sicurezza) in cui si prevede, all’art. 339 del codice penale, un inasprimento delle pene fino ai 2/3 se si blocca un cantiere delle grandi opere. Conti alla mano le pene previste vanno da un minimo di 4 anni ad un massimo di 25 anni, in sostanza pene triple rispetto ai reati di corruzione e rapina.
Se dovesse passare questo emendamento, diventerà reato anche fare solo un semplice volantino di protesta. Infatti, una recente sentenza della Corte di Cassazione lascia discrezionalità ai giudici di stabilire cosa sia “intimidatorio” e di conseguenza anche la denuncia attraverso un volantino o un comizio può ricadere in questo reato.
Appare evidente che Salvini, la lega e tutto il centro-destra stanno cercando di intimidire i vari comitati di protesta contro le politiche prive di consenso popolare che questo governo vuole attuare per saccheggiare il nostro territorio e per favorire le grandi ditte appaltatrici finanziatori occulti dei loro partiti.

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