25ENNE GRAVEMENTE USTIONATO: SOLVAY CONTINUA A METTERE IN PERICOLO I SUOI LAVORATORI
- Resistenza Popolare
- 29 set 2024
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Venerdì 28 settembre un giovane operaio di soli 25 anni è rimasto gravemente ustionato nello stabilimento Solvay di Rosignano, riportando ustioni sull'80% del corpo. Questo tragico incidente, avvenuto a causa del cedimento di una valvola che ha sprigionato acqua bollente, è solo l'ultimo di una lunga serie di incidenti che testimoniano l'assoluta mancanza di sicurezza negli impianti Solvay.
Solo qualche mese fa, lo stabilimento è stato teatro di un altro grave incidente: l'esplosione di un tubo pieno di azoto, che ha devastato la strada adiacente all'impianto. In quell'occasione, non ci sono state vittime, lo spavento tra i lavoratori è stato enorme, ma evidentemente non sufficiente per l'azienda. Oggi dobbiamo affrontare una realtà diversa, oggi un giovane lavoratore è stato gravemente ferito e vivrà il resto della sua vita con danni irrecuperabili.
La gestione della sicurezza alla Solvay è chiaramente insufficiente, e l'azienda continua a operare senza riguardo per la vita dei propri dipendenti e per la salute del territorio. Le promesse di riduzione delle emissioni e di miglioramento delle condizioni di sicurezza sono sempre state disattese: le dichiarazioni di buone intenzioni non valgono nulla se poi il profitto viene messo sempre e comunque davanti a tutto, compreso le vite umane.
La responsabilità non è solo della Solvay, ma anche delle istituzioni locali, assenti e complici, che permettono a questa azienda di continuare a operare come meglio crede, in barba a tutte le regole, per quanto deboli e a loro favore. La salute e la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini di Rosignano non possono essere trattate come un costo da ridurre.
Non possiamo accettare che la vita di un giovane operaio sia messa in pericolo per l'avidità dei padroni e la complicità di chi dovrebbe tutelare la nostra salute. La nostra lotta continuerà finché non saranno prese misure concrete per garantire la sicurezza dei lavoratori e finché non saranno chiamati a rispondere coloro che, per profitto, giocano con la vita delle persone.

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