A VOLTE È MEGLIO TACERE E SEMBRARE FASCISTA CHE APRIR BOCCA E TOGLIERE OGNI DUBBIO
- Resistenza Popolare
- 26 mar 2024
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Per la seconda volta negli ultimi due anni il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel commemorare le 335 vittime delle Fosse Ardeatine opera una revisione della storia omettendo le criminali responsabilità dei fascisti italiani nell’eccidio del 24 marzo del 1944.
Lo scorso anno il Presidente del Consiglio parlo di “vittime innocenti massacrati solo perché italiani”, mentre il Presidente del Senato La Russa incolpava dell’eccidio i partigiani gappisti che il giorno prima, in un atto di guerra, colpirono un battaglione nazista che in quei giorni occupava Roma e parte dell’Italia.
Quest’anno, mentre il Presidente del Senato è stato tacitato per evitare una eventuale e probabile gaffe, il Presidente del Consiglio ha dovuto per forza fare una dichiarazione, ma anche quest’anno, pur facendo passi avanti rispetto allo scorso anno, parlando di “strage nazista”, omette di ricordare le responsabilità dei fascisti italiani come il Questore di Roma Caruso e del gruppo dirigente di quel che restava del P.N.F., che compilò la lista delle persone che vennero trucidate alle Fosse Ardeatine.

Non erano semplici italiani. Gli uccisi erano nella maggior parte antifascisti e ebrei e quasi tutti reclusi nelle carceri romane, gli altri furono i civili rastrellati dalla milizia fascista in via Rasella e nelle strade vicine, i fascisti romani furono anche responsabili della compilazione delle liste che poi i nazisti utilizzarono per commettere l’orribile strage.
Sarebbe pertanto giusto da parte di chi riveste la più alta carica dello Stato Italiano, quello stesso Stato nato dalla Guerra di Liberazione, di liberarsi definitivamente dal suo passato fascista, periodo più oscuro della nostra storia nazionale. Sarebbe ora che ci fosse finalmente una dichiarazione chiara e inoppugnabile da parte della Signora Meloni sul ventennio fascista e sui crimini compiuti in quegli anni sia in Italia che nelle varie guerre di occupazione.
L’Italia non ha bisogno dell’ennesima voce improvvisata che vuole revisionare la storia tutta a favore dei fascisti e avvalorando la vulgata bipartisan di “italiani brava gente”.
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