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ALTRI 50 MILIARDI AL DITTATORE UCRAINO

  • Immagine del redattore: Resistenza Popolare
    Resistenza Popolare
  • 25 mag 2024
  • Tempo di lettura: 1 min

Venerdì il G7 dei Ministri dell’Economia e delle Banche Centrali si riunirà a Stresa e valuterà la proposta americana di finanziare ulteriormente con altri 50 miliardi la guerra in Ucraina.

Mentre in Ucraina monta la protesta contro il dittatore Zelensky: sciopero dei camionisti, che bloccano l’autostrada tra Kiev e Odessa, lavoratori maschi che si astengono dal lavoro per paura di essere mandati al fronte dopo il varo della legge che fornisce ai datori di lavoro il potere di “consegnare i propri dipendenti agli uffici di reclutamento”, di rivolte, anche individuali, sempre più frequenti contro gli uffici di reclutamento, la situazione umanitaria è sempre più precaria e l’utilizzo dei civili come scudo è ormai una consuetudine consolidata.

Gli USA, con la complicità dell’UE, nel vertice di venerdì cercheranno di convincere i propri partner ad un ulteriore finanziamento al dittatore ucraino utilizzando i soldi degli asset Russi sequestrati all’inizio della guerra. Questi soldi sono per i 2/3 nel Belgio e il resto in Giappone e molte sono le perplessità delle banche e degli investitori sulla destinazione a Kiev. Perplessità espresse anche dalla BCE che ha il timore che questo possa mettere a rischio la stabilità dell’Eurozona.

Da questo deriva la INQUIETANTE proposta americana.

50 miliardi a fondo perduto all’Ucraina con un prestito garantito dagli USA e ripagato dai proventi dagli asset Russi sequestrati, circa 3,5 miliardi annui, che quindi fa presuppore che la guerra continuerà fino al totale ripagamento del prestito ovvero tra 15 anni.



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