AUMENTA IL COSTO DELLA VITAGLI STIPENDI NO, ANZI!
- Resistenza Popolare
- 3 ago 2024
- Tempo di lettura: 1 min
Il popolo italiano si impoveriscono ogni giorno sempre di più, tra privatizzazioni degli enti pubblici, chiusure e delocalizzazioni, tra aumenti delle bollette, tra lo smantellamento della sanità pubblica e della scuola, i cittadini sono costretti a spendere sempre di più per avere servizi sempre peggiori e senza vedere aumentare il proprio stipendio in base al costo della vita.
Gli stipendi invece di aumentare, nel migliore dei casi rimangono fermi mentre nel peggiore diminuiscono, con nuovi contratti peggiorativi, in quasi tutta Europa gli stipendi sono aumentati per far fronte all'inflazione e al caro vita, in Italia invece no, infatti, tra il 2019 e il 2023, i costi sostenuti dalle famiglie italiane nel periodo in esame, sono aumentati in media del 16,3%. Gli aumenti maggiori si sono verificati nel settore dell’energia, con bollette aumentate del 108% per l’elettricità e del 72,1% per il gas, aumentato anche il costo dell’acqua, che ha segnato un +13,2%, così come servizi postali (+8,6%), trasporto urbano (+6,3%) e del trasporto ferroviario (+4,5%).
Il cittadino italiano è costretto a spendere sempre di più per avere sempre meno servizi efficienti, grazie anche a tutti i governi (di centro destra e centro sinistra) che hanno ripetuto negli trent'anni come un mantra che: Il privato è meglio del Pubblico. La realtà però è ben diversa da quello che ci hanno ripetuto per anni e questi sono i risultati, un Paese sempre più allo sbando e sempre più povero.
BISOGNA NAZIONALIZZARE GLI ASSET STRATEGICI E I MONOPOLI, ATTUARE UNA POLITICA INDUSTRIALE, AUMENTARE GLI STIPENDI E LEGARLI CON UNA SCALA MOBILE AL COSTO DELLA VITA.

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