COSA PREVEDE IL PACT FOR THE FUTURE APPROVATO DALL'ONU

Nel corso del “Summit of the Future”, l’Assemblea Generale dell’ONU ha approvato l’adozione del "Patto per il futuro"

Gli unici voti contrari sono stati quelli di Russia, Bielorussia, Iran, Siria, Corea del Nord, Nicaragua e Sudan.

L'obiettivo dell'accordo è sostanzialmente quello di velocizzare l'attuazione dell'agenda 2030 in nome della quale i paesi dovrebbero accettare ingerenze sempre maggiori dell'ONU nei loro affari interni.

In particolare il documento evidenzia la necessità che i paesi accettino limitazioni di sovranità in caso di emergenze, che possono essere, recita il documento:

eventi climatici o ambientali su larga scala; nuove pandemie; diffusione su larga scala di agenti biologici pericolosi (intenzionale o accidentale); eventi che interrompono i flussi globali di merci, persone o attività finanziarie; problemi su larga scala nel cyberspazio; interruzioni della connettività digitale globale.

Durante tali emergenze il Segretario generale avrebbe l’autorità di dichiarare una piattaforma di emergenza in grado di fornire una risposta coordinata e rapida a livello internazionale con il coinvolgimento di alcuni soggetti denominati "multi-stakeholder".

E chi sarebbero questi soggetti?

Ma naturalmente:

BlackRock, Goldman Sachs, Meta, Google, Amazon, Pfizer, Intel, Allianz, IBM, Aramco, Nestlé, Morgan Stanley, JPMorganChase, Mastercard, Bill & Melinda Gates Foundation, Open Society Foundations.

Non avendo l'ONU un potere coercitivo, salvo quello del Consiglio di Sicurezza, i paesi che ne avranno la forza potranno comunque ignorare le decisioni della Piattaforma di Emergenza, ma ciò sarà impossibile a quei paesi, come l'Italia, che hanno una sovranità limitata.