DA SOLDATO A OBIETTORE DI COSCIENZA: LA TESTIMONIANZA DI YUVAL GREEN
- Resistenza Popolare
- 30 ago 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Yuval Green è un giovane isr4eliano che ha vissuto in prima persona l’orrore dell’occupazione militare a G4za. Cresciuto in una famiglia legata profondamente alla tradizione militare, ha sempre saputo che avrebbe servito il suo Paese con orgoglio. Ma dopo 50 giorni trascorsi sul fronte di G4za, Green ha deciso di dire basta, di non essere più parte di un sistema che, come dice lui stesso, "ha smesso di cercare di salvare gli ostaggi e si è trasformato in una pura vendetta".
Yuval Green racconta che la distruzione che ha visto a G4za è indescrivibile: “Non ci sono parole per spiegare la quantità di danni e questo non si può giustificare. Credo che il motivo per cui sto rilasciando interviste ora, il motivo per cui sto parlando pubblicamente sia che voglio chiedere alle persone di aiutarmi a spingere a firmare un accordo di cessate il fuoco, per poter porre fine a tutta questa morte intorno a noi.”
Durante il tempo trascorso a Hebron, una città che lui stesso definisce “occupata”, dove ha visto con i suoi occhi come “la segregazione e i coloni influenzino le vite dei palestinesi”. Da quel momento, Green ha iniziato a mettere in discussione il suo ruolo, arrivando a comprendere che “servire l’esercito fosse per lui completamente sbagliato”, ma il vero punto di rottura è arrivato a G4za, quando il suo comandante ha ordinato di incendiare una casa civile.
Yuval Green, insieme ad altri 40 riservisti, ha deciso di firmare una lettera aperta in cui dichiara la sua obiezione a continuare a partecipare a questa guerra: “Noi, riservisti uomini e donne, dichiariamo che la nostra coscienza non ci consente di dare una mano a perdere la vita degli ostaggi e a boicottare un altro accordo”.
Il giovane soldato, ora obiettore di coscienza, è chiaro nella sua analisi: “Quando le persone dicono che non ci sono innocenti a G4za, penso sia corretto dire che non esistono innocenti in tutto il conflitto”.
Una testimonianza di un giovane che ha guardato negli occhi la realtà della guerra e ha scelto di opporsi. “Hanno il diritto di vivere esattamente come noi”, dice Green parlando dei p4lestinesi.

Comentários