GLI STATI UNITI DEVONO RIMUOVERE CUBA DAGLI STATI CHE SPONSORIZZANO IL TERRORISMO

Secondo i media degli Stati Uniti, il 15 maggio 2024, il Segretario di Stato degli Stati Uniti ha inviato al Congresso un altro rapporto arbitrario sugli altri Paesi, senza alcun mandato o riconoscimento internazionale.

In questo rapporto, il Dipartimento di Stato mantiene Cuba in una lista che designa gli stati che presumibilmente “sponsorizzano” il terrorismo. Si tratta di un elenco assolutamente unilaterale e TOTALMENTE infondato, il cui unico scopo è diffamare e servire da pretesto per l’adozione di misure economiche coercitive contro Stati sovrani, come quelle applicate senza pietà contro Cuba da ormai oltre 60 anni.

Esigiamo con con forza che il governo degli Stati Uniti elimini questa ingiustizia e facciamo appello a tutte le forze veramente progressiste e democratiche in Italia perché si affianchino in questa battaglia, insieme al popolo cubano e ai numerosi governi, soprattutto dell’America Latina e dei Caraibi, ma anche da parte di organizzazioni politiche e sociali e diversi politici degli USA stessi.

La verità chiara e assoluta è che Cuba non sponsorizza il terrorismo, ma ne è stata vittima, compreso il terrorismo di Stato, come può confermare chiunque si sia interessato all’argomento, questione di cui il governo degli Stati Uniti è perfettamente consapevole visto che partivano dal suo Stato Dipartimento e dalle sue agenzie di intelligence. Conoscono anche il danno straordinario causato all’economia cubana dalle misure, azioni e dall’effetto intimidatorio che si scatena automaticamente contro qualsiasi Stato che appaia menzionato in quella lista, indipendentemente da quale sia la verità.

Non basta riconoscere che Cuba collabora pienamente con gli Stati Uniti. Va tolta da quella lista e basta.

Cuba è un Paese che nonostante tutti gli attacchi ha eliminato la povertà e l’analfabetismo, manda in tutti i Paesi del terzo mondo medici per curare gratuitamente le persone. E non solo, Ricordatevi di quando i medici cubani vennero in Italia in piena emergenza COVID oppure quelli impegnati nella regione Calabria per una carenza cronica di personale.

Questa è CUBA, il terrorismo risiede altro.

MASSIMA SOLIDARIETÀ AL GOVERNO E AL POPOLO CUBANO.

CON CUBA SOCIALISTA SEMPRE!