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I PROFESSIONISTI DELLA DIS-INFORMAZIONEREPUBBLICA DI NUOVO NEI GUAI

  • Immagine del redattore: Resistenza Popolare
    Resistenza Popolare
  • 29 set 2024
  • Tempo di lettura: 1 min

Da anni ci ripetono come un mantra che dobbiamo informarci solamente attraverso i canali mainstream dai cosiddetti “professionisti dell'informazione” e che tutto il resto fossero solo “fake news”. Da Mentana, al Corriere della Sera fino a Repubblica negli anni hanno propagandato solamente falsità e plateali bufale, partendo dal conflitto russo-ucraino, alla gestione del Covid e per finire al silenzio imbarazzante sul g3nocidio del popolo p4lestinese.

Adesso uno dei giornali più letti e più menzogneri del nostro Paese Repubblica è finito nuovamente nei guai a causa di un inserto di oltre 100 pagine con una serie di articoli apparentemente “giornalistici” ma, in realtà, pubblicati dietro compenso delle aziende, costringendo così il sindacato a indire uno sciopero dei giornalisti contro le ingerenze dell'editore (famiglia Elkann) e le aziende sponsor riconducibili a lui.

L'inserto di 100 pagine commissionato da aziende facenti parte dell’evento Italian Tech Week (attualmente in corso a Torino) organizzato da Exor proprietaria di Gedi e, quindi, dello stesso quotidiano è stato bloccato dai giornalisti di Repubblica grazie alla loro protesta.

Questa è un' ulteriore dimostrazione di come, su molti giornali mainstream, la linea venga dettata direttamente dalle aziende private, di come decidano a loro piacimento cosa deve essere pubblicato e cosa no e di come venga riportata una determinata notizia.



 
 
 

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