KAROLA ED IL VERO VOLTO DELLA SINISTRA IMPERIALISTA!

Secondo questa eminente parlamentare europea, protagonista in passato delle piratesche navigate per "salvare i migranti", l' Unione Europea e la NATO devono fornire le armi a Kiev permettendo di colpire la Russia, uccidendo civili, altrimenti l'Ucraina finirà sotto la "dittatura di Putin".

Partiamo dal presupposto che tramite le conoscenze acquisite dall'esperienza di Michelangelo Severgnini, sappiamo benissimo che le ONG non sono altro che il volto buono del capitalismo che ha bisogno di mano d’opera a basso costo e favorire la guerra tra poveri e la divisione tra gli sfruttati ed è il vero responsabile dello sfruttamento di queste povere persone.

Votare a favore di dare armi per colpire il territorio russo rientra nello stesso meccanismo a favore dei gruppi capitalistici dell’imperialismo occidentale.

Qui sta la differenza tra noi e questa sinistra imperialista: noi siamo contro la guerra, smettendo immediatamente di armare e finanziare l’Ucraina la guerra finirebbe in un giorno. Dovremmo togliere tutte le sanzioni contro la Russia e i prezzi dell’energia e dei carburanti scenderebbero immediatamente e anche i prezzi dei beni di prima necessità, dando ossigeno all’economia e a tutta la popolazione.

Con i soldi si potrebbe tornare a finanziare stipendi migliori, sanità, istruzione e tutti i diritti.

La differenza tra questa sinistra imperialista e noi comunisti sta proprio in questo, in una società socialista, senza sfruttamento e povertà, non potrebbe esserci una immigrazione indiscriminata che non riuscirebbe a garantire un lavoro e una vita dignitosa a tutti. L’impegno del nostro Paese sarebbe in una cooperazione alla pari con i Paesi da dove proviene l’immigrazione, cercando di farli sviluppare come avrebbero diritto senza una politica neocolonialista da parte delle potenze occidentali, aiuterebbe i movimenti contro il neocolonialismo in questi Paesi.

L’immigrazione è utile al capitalismo perché aumenterebbe l'esercito industriale di riserva e il numero di lavoratori disposti a fare lo stesso lavoro per meno soldi e meno diritti, aumentando la divisione tra lavoratori alimentata dagli stessi padroni a cui questa situazione porta solo vantaggi.

Ovviamente il nemico non è l’immigrato come la destra vuole farci credere, ma sempre chi sfrutta e divide.

Bisogna smascherare la l’ipocrisia di questa sinistra che fa gli interessi dei padroni e non dei lavoratori con i quali hanno ormai perso ogni contatto.