L'INQUINAMENTO E' COLPA DI CHI CI IMPONE DI ESSERE GREEN

Nel 2016 moltissimi governi di tutto il Mondo hanno sottoscritto gli accordi di Parigi sul clima, proponendo metodi per ridurre l'inquinamento nel nostro Pianeta cercando soluzioni “green”. Negli ultimi anni i governi che hanno sottoscritto gli accordi hanno saputo solo imporre regole che impongono al popolo spese insostenibili per adeguarsi ma non hanno fatto niente contro i principali colpevoli dell'innalzamento dell'inquinamento.

Dal 2016 ad oggi sono state immesse nell'atmosfera ben 251 miliardi di tonnellate di CO2 e la colpa non è della Panda euro1 o della caldaia vecchia di 10 anni ma delle 57 le società appartenenti ai settori dell’energia e del cemento responsabili dell’80% delle emissioni di gas climalteranti, tra queste è presente anche l’italiana Eni. Questo è quello che ha dimostrato una ricerca basata sulla piattaforma “Carbon Majors”.

«La ricerca di Carbon Majors ci mostra esattamente chi è responsabile del caldo letale, delle condizioni meteorologiche estreme e dell’inquinamento atmosferico che stanno minacciando vite umane e devastando i nostri oceani e le nostre foreste – ha dichiarato, commentando i risultati, Tzeporah Berman, direttrice del programma internazionale di Stand.earth e presidente del Trattato di non proliferazione dei combustibili fossili.

Le aziende responsabili intanto hanno realizzato guadagni per miliardi di dollari, inizialmente negando il problema e successivamente investendo milioni in campagne pubblicitarie per le “politiche green” spingendo sull'elettrico che nella maggior parte dei casi viene prodotto grazie a combustibili fossili.

Così coloro che hanno inquinato il Pianeta impongono al popolo di “essere green” continuando però ad inquinare e a produrre l'80% dell'inquinamento globale addossando tutta la colpa a chi non può permettersi di cambiare l'auto con una elettrica.