LA CONTRORIFORMA DEL LAVORO: ATTACCO AI DIRITTI DEI LAVORATORI, RITORNA LO SPETTRO DELLE DIMISSIONI IN BIANCO
- Resistenza Popolare
- 10 ott 2024
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Con l'approvazione del nuovo ddl lavoro, la maggioranza di governo dimostra, ancora una volta, la sua fedeltà agli interessi padronali e al capitale, colpendo i lavoratori più deboli. Con la modifica dell’articolo 26 del Jobs Act, si facilita il ritorno di pratiche vessatorie come le dimissioni in bianco, un'arma brutale usata dai padroni per liberarsi dei dipendenti senza giusta causa.
Il pretesto? La necessità di combattere i "furbetti" che preferiscono essere licenziati per accedere alla Naspi, una menzogna sfruttata per giustificare l'ennesimo attacco alla classe lavoratrice. La realtà è ben diversa: queste modifiche permettono ai padroni di liberarsi più facilmente dei dipendenti senza rispettare le norme stabilite dalla legge Fornero e dal Jobs Act del governo Renzi, che avevano introdotto obblighi di comunicazione formale delle dimissioni proprio per evitare abusi.
Con il ddl 1532-bis, il datore di lavoro potrà semplicemente accusare il lavoratore di "assenza ingiustificata", comunicando il tutto all'Ispettorato Nazionale del Lavoro, e il rapporto si intenderà risolto "per volontà del lavoratore". Questo significa che il datore potrà, di fatto, liberarsi di chiunque voglia senza un reale consenso da parte del lavoratore. Ancora una volta, il governo sceglie di proteggere gli interessi di chi sfrutta, mettendo in ginocchio chi già vive di stenti e precarietà.
Noi diciamo basta a questo vergognoso attacco ai diritti dei lavoratori! È il momento di cacciare il governo Meloni e tutti gli svendi Patria dal nostro paese!

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