LA CORRUZIONE È COSA NOSTRA
- Resistenza Popolare
- 15 apr 2024
- Tempo di lettura: 1 min
Il governo di centro destra guidato dalla mai ravveduta Meloni, sta concertando, ma sarebbe più corretto dire OPPONENDOSI, alle norme anticorruzione stabilite, appena un anno fa, dall’UE.
Infatti, mentre a Bruxelles si approva un decreto che pone dei vincoli più duri per i politici rei di aver commesso reati quali quelli di corruzione, abuso d’ufficio, favoreggiamento, in Italia con il decreto Nordio si vuole abolire il reato di abuso d’ufficio e si vogliono porre limiti, ma ovviamente solo per la classe dirigente, alle intercettazioni, ribadendo, se ancora ce ne fosse bisogno, che la giustizia è solo “questione di classe” e che si deve condannare solo la classe subalterna e rendere impune la classe dirigente.

Mentre l’Italia da Nord a Sud è assediata da inchieste sulla corruzione della classe politica, la preoccupazione del Governo Meloni è quello di trattare con la Commissione Europea per far diventare la direttiva anticorruzione non vincolante e lasciare ad ogni Paese membro la libertà di scegliere la pena.
D’altronde, l’impegno del Governo nella lotta alla corruzione è stato praticamente nullo. Non ci risulta che la presidente del Consiglio abbia affrontato il tema in alcuno dei suoi interventi pubblici. Anche quando esponenti di rilievo del suo partito sono stati coinvolti in inchieste per corruzione, non sono stati seguiti da commenti o prese di posizione da parte della Meloni.
Comments