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LA MACCHINA DEL FANGO CONTRO JORIT CONTINUA

  • Immagine del redattore: Resistenza Popolare
    Resistenza Popolare
  • 12 mar 2024
  • Tempo di lettura: 1 min

Continua la macchina del fango contro Jorit, dopo i vaneggiamenti di Pina Picierno che chiede sanzioni e un vero e proprio confino per l'artista napoletano sperando che le amministrazioni pubbliche italiane ed europee revochino immediatamente le commesse in suo favore, anche alcune testate giornalistiche si sono scagliate contro di lui.


La testata Linkiesta tramite il giornalista Coccia infatti ha inventato di sana pianta un articolo in cui accusa Jorit di essere pagato direttamente dal Cremlino e che sia stato finanziato con ben 90.000Euro per le sue opere in Russia e per la sua propaganda anti-occidentale. L'artista si è dovuto immediatamente difendere querelando il giornalista, ma ormai la macchina del fango è partita influenzando così moltissimi cittadini che (in buona fede) ancora credono a questo tipo di giornalismo.


La propaganda pro NATO sta diventando sempre più spietata e pericolosa, cercando di chiudere la bocca a tutti quelli che osano esprimere una loro opinione, in questo caso anche con l'augurio che venga impedito all'artista di lavorare nel suo paese, un provvedimento che ricorda molto il ventennio buio italiano.


Resistenza Popolare ribadisce la piena solidarietà a Jorit, colpevole solamente di aver espresso una propria opinione e vittima di una vile macchina del fango proprio da coloro che a parole si autodefiscono antifascisti (da passerella) ma nei fatti si dimostrato totalmente l'opposto.

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