LA PIÙ IMPORTANTE CONQUISTA DELLA CLASSE OPERAIA COLPITA AL CUORE DAL GOVERNO MELONI
- Resistenza Popolare
- 7 apr 2024
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Era il 1978, le lotte della classe operaia e degli studenti portarono al nostro paese grandi riforme e tra queste, sicuramente la più importante, fu la riforma del Servizio Sanitario Nazionale. Con questa riforma si abolivano le Cassa Mutue private e veniva istituito il SSN che applicava, dopo 40 anni, l’articolo 32 della Costituzione Italiana.
Uno dei risultati di questa riforma, il più chiaro e incontrovertibile, è il dato che ci viene fornito sulle aspettative di vita dei cittadini italiani: 73 anni nel 1978, 83 anni nel 2023.
Pur se fondamentale e “rivoluzionaria”, questa legge, lasciava, pericolosi spiragli ai privati che negli anni si sono introdotti e sostituiti al SSN, agevolati dalla volontà politica della classe dominante che era più protesa più alla salvaguardia degli interessi personali dei propri “sostenitori” e “finanziatori” che alla salute dei cittadini italiani.
La riforma del titolo V voluto da tutti e approvato dal Governo di Centro-Sinistra guidato da D’Alema ha fornito l’ulteriore apertura per la distruzione del SSN. Affidare ai manager la gestione della sanità come una normale azienda, significa privilegiare il risparmio a fronte della la qualità e dell’efficienza del servizio reso alla collettività.

Oggi i dati che ci vengono forniti sono impietosi: l’Italia è il paese europeo che finanzia il SSN meno degli altri paesi occidentali. 6,2% del PIL, meno di vent’anni fa risultando inferiore di 4,1 punti rispetto alla Germania, di 3,5 alla Francia e inferiore di mezzo punto alla Spagna.
Intanto, 9 milioni di italiani hanno contratto circa 1 miliardo di debiti per curarsi attraverso le strutture private.
La situazione sanitaria italiana è allo sbando, impossibilitata a garantire i livelli essenziali di assistenza (LEA), il personale sanitario è sottodimensionato e sottopagato oltre che super-sfruttato: per i medici ospedalieri il turno da 12 ore è diventato normalità, come pure i doppi turni per sopperire alle assenze dovute e garantite dai contratti di lavoro (ferie, permessi, malattia).
L’appello di 14 scienziati tra cui il premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi di destinare più soldi al SSN per “adeguare i finanziamenti agli standard europei” è solo l’ultima esortazione che questo Governo riceve ed è un avvertimento per “il rischio alla coesione sociale”.
La sanità è un servizio dello stato ai cittadini e non può essere gestita come un supermercato.
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