LA RUSSIA NAZIONALIZZA LE AZIENDE ITALIANE COME RISPOSTA ALLE SANZIONI
- Resistenza Popolare
- 3 mag 2024
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La Russia ha deciso di nazionalizzare alcune aziende italiane presenti sul suo territorio con grande clamore e sdegno da parte del Mondo occidentale invocando persino la Corte Penale Internazionale.
Nel mirino del governo russo, oltre alla già nazionalizzata Ariston Thermo Rus Llc ci sarebbero, secondo diverse fonti tra cui il Corriere, almeno 21 aziende europee, tra cui la controllata di Danone e Bosh.

Queste mosse secondo l'ambasciatore russo in Italia sono solo una reazione alle “azioni ostili” adottate dagli Stati Uniti e da altri paesi che hanno imposto sanzioni contro la Russia in seguito al conflitto in Ucraina e infatti la risposta dell'Europa non ha tardato ad arrivare con la Commissione Europea che ha presentato un piano per sfruttare economicamente gli interessi maturati dagli oltre 200 miliardi di euro di beni finanziari russi congelati in Europa e usarli per sostenere gli sforzi bellici dell’Ucraina. L’obiettivo è quello di «far pagare alla Russia» i mezzi per la controffensiva ucraina, uno slogan ripetuto spesso dai membri delle istituzioni europee negli ultimi anni.
L'Italia e l'Europa inoltre si appellano alla Corte Penale Internazionale, che viene usata a proprio piacimento dai Paesi occidentali e soprattutto quando conviene loro come quando venne emanato un mandato di cattura per Putin, accusato di crimini di guerra grande giubilo da Usa e Kiev ma non quando la stessa Corte Penale ha condannato l'occupante s1onista per aver sterminato più di 35.000 civili di cui 15.000 bambini.
L'occidente vuole continuare a fare i suoi comodi senza dover rispondere delle proprie azioni e quando qualcuno osa ribellarsi a questa “dittatura” subito minacciano feroci ritorsioni.
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