LA SVENDITA DELLE TELECOMUNICAZIONI ITALIANE: UN ALTRO PASSO VERSO LA SOTTOMISSIONE AGLI INTERESSI DEL CAPITALE INTERNAZIONALE
- Resistenza Popolare
- 14 ago 2024
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Il 13 agosto 2024 segna un triste capitolo nella storia della progressiva svendita delle infrastrutture strategiche italiane. TIM ha ceduto l'ultima quota del 10% che deteneva in INWIT, la principale società di infrastrutture wireless del Paese. Questa operazione, che porterà nelle casse di TIM 250 milioni di euro, è stata conclusa con Impulse I, un consorzio guidato dal fondo d'investimento internazionale Ardian. La valutazione delle azioni INWIT è stata fissata a 10,43 euro, segnando così la completa uscita di TIM da INWIT, iniziata nel 2020.
Questa cessione, parte di una strategia volta a ridurre l'indebitamento, sacrifica il controllo su un asset cruciale per il futuro delle telecomunicazioni italiane. INWIT possiede oltre 22.000 torri di trasmissione, fondamentali per il 5G e altre tecnologie. Cedendo questa partecipazione, TIM perde una leva strategica, riducendo il suo ruolo nelle infrastrutture digitali del Paese.
Questo accordo, da concludersi entro il quarto trimestre del 2024, rappresenta un ulteriore passo verso la perdita di sovranità economica e tecnologica dell'Italia. Le condizioni dell'operazione seguono la prassi delle grandi acquisizioni, ma ignorano le gravi implicazioni per la sicurezza nazionale.
È essenziale che il popolo prenda coscienza di questa erosione della sovranità. Dobbiamo lottare per riprendere il controllo delle nostre risorse strategiche, per un'economia al servizio della collettività e non delle élite finanziarie globali. Solo così potremo garantire una reale indipendenza economica e politica, ponendo fine alla continua spoliazione delle nostre risorse.

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