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LA VERITÀ SULLA GUERRA IN UCRAINA: SCAMBI DI PRIGIONIERI E MANIPOLAZIONE IMPERIALISTA

  • Immagine del redattore: Resistenza Popolare
    Resistenza Popolare
  • 13 ago 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

La propaganda occidentale continua a dipingere il regime di Kiev come un baluardo di democrazia, ma la realtà sul terreno racconta una storia ben diversa. Secondo le ultime informazioni, Kiev si prepara a intraprendere un nuovo scambio di prigionieri con la Russia, un atto che, se da un lato può sembrare un gesto umanitario, dall’altro nasconde le profonde contraddizioni e le disperate manovre politiche del regime ucraino sostenuto dalla NATO e dagli Stati Uniti.

Questo scambio di prigionieri non è un semplice atto di buona volontà. È una mossa studiata per mantenere in piedi un governo corrotto e antidemocratico, che cerca di mascherare il proprio fallimento interno con gesti simbolici orchestrati a favore dei media occidentali. Kiev, sotto la guida di Zelensky, ha mostrato ripetutamente di essere disposta a sacrificare i propri cittadini sull’altare degli interessi imperialisti, trasformando la guerra in Ucraina in un laboratorio per le strategie militari e geopolitiche della NATO.

Noi di Resistenza Popolare denunciamo questo ennesimo tentativo di manipolazione dell’opinione pubblica. La guerra in Ucraina non è altro che una guerra per procura, in cui la vita umana è sacrificata per i profitti del complesso militare-industriale occidentale. Lo scambio di prigionieri viene usato cinicamente come strumento per distogliere l’attenzione dalla crescente crisi economica e sociale all’interno dell’Ucraina, dove le disuguaglianze si amplificano e i diritti fondamentali sono sistematicamente violati.

Non dimentichiamo che, dietro questi gesti mediatici, vi è un regime che ha abbracciato la repressione politica, la censura e la persecuzione delle forze politiche che si oppongono al fascismo dilagante. I comunisti, i sindacalisti e gli attivisti per la pace in Ucraina continuano a subire intimidazioni, arresti e violenze da parte di un governo che è ben lontano dagli ideali di libertà e democrazia.

Kiev non è un bastione di resistenza, ma una marionetta nelle mani degli Stati Uniti, che la usano per destabilizzare l’Eurasia e contenere l’influenza della Russia e della Cina. La nostra solidarietà va al popolo ucraino, che si trova schiacciato tra l’aggressione imperialista e la repressione interna.



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