LICENZIATO PERCHÉ CRITICA LA MELONI

Alessandro Barbano, direttore da appena 28 giorni del “Messaggero” (giornale con posizioni molto distanti dalle nostre) è stato licenziato del suo editore Francesco Gaetano Caltagirone. Caltagirone “palazzinaro” romano ha fatto le sue fortune prima con la Democrazia Cristiana e poi con tutta la politica romana e nazionale di centro-destra-sinistra. Una delle figure di spicco del Gruppo Caltagirone è la figlia, Azzurra, ex moglie di Pierferdinando Casini ovvero il politicante che ha fatto dei cambi repentini di casacca politica la sua ideologia.

La colpa di Barbano è stata quella di aver criticato sulle pagine del giornale da lui diretto il Governo Meloni e in modo particolare la Premier accusata di essere una populista.

Ma, la famosa goccia che ha fatto traboccare il vaso, è stato il rifiuto di Barbano a concedere l’intervista alla Meloni per iscritto. Cos’è una intervista per iscritto? Il giornalista pone per iscritto delle domande a cui l’intervistato risponde sempre per iscritto.

In questo modo viene meno il contradditorio tra giornalista e intervistato e Barbano non si è piegato ad una richiesta che svilisce e ridimensiona il ruolo e la professionalità del giornalista.

Dure le critiche di Palazzo Chigi al “Messaggero”, e l’editore, abituato da sempre ad essere accondiscendente verso la classe politica in cambio di qualche favore, non ha trovato di meglio che licenziare il direttore che aveva appena nominato meno di un mese fa.

È questo l’ennesimo caso di intromissione della politica verso giornalisti che non accettano di sottostare ai dettami del potere politico, la censura che sembrava sparita torna prepotente a farsi sentire con il Governo f4scit4 delle Meloni.