MACRON TRADISCE IL VOTO CHE ORMAI NON VALE NULLA.

Emmanuel Macron se ne frega del voto e della democrazia, nomina Michel Barnier, gollista e uomo della destra, come primo ministro. Questo atto rappresenta la sottomissione degli interessi popolari rispetto a quelli delle élite, mentre il popolo francese, aveva votato per il blocco di sinistra del Nouveau Front Populaire (NFP), viene totalmente ignorato. Macron, tradendo la volontà popolare, ha escluso la candidatura di Lucie Castets proposta dal NFP, sancendo una svolta a destra con il sostegno del Rassemblement National di Marine Le Pen.

Barnier, un veterano della politica neoliberista, sarà il volto di un governo che non rappresenta il popolo, ma gli interessi capitalistici ed europeisti. Questo scenario, con l'estrema destra disposta a negoziare, evidenzia come l'illusione della democrazia borghese e le barricate contro l' avanzata dell' estrema destra serva solo a mantenere lo status quo, schiacciando ogni speranza di rappresentanza popolare. Mélenchon ha giustamente denunciato questo colpo di mano come un furto elettorale, e ha chiamato alla mobilitazione il 7 settembre.

Sebbene il leader della France Insoumise rappresenti una voce contro il sistema capitalista in Francia, pensare di che si possa ottenere un cambiamento radicale attraverso l' alleanze con la sinistra moderata è una illusione.

Le elezioni poi sono una strada complicata e piena di ostacoli. Macron ha ovviamente confermato di essere un garante degli interessi delle élite, e la sinistra comunistafrancese non può continuare a farsi trascinare da opportunisti o lacchè dei padroni. L'auspicio è che Mélenchon e i suoi compagni comprendano la necessità di una rottura definitiva con questo sistema corrotto, abbracciando una vera lotta radicale, libera dalle illusioni moderate. Solo così potrà liberarsi di quegli elementi che, in fondo, non fanno altro che perpetuare l'ordine esistente.

L’obiettivo deve essere un cambio radicale della società, che non ceda ai compromessi, e che guidi il popolo verso l’emancipazione e la costruzione di una società socialista contro l'imperialismo.