PER BORREL, KIEV DEVE USARE ARMI OCCIDENTALI IN TERRITORIO RUSSO
- Resistenza Popolare
- 3 set 2024
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Per l'Alto Rappresentante UE Borrel, all'esercito del dittatore ucraino Zelesnkij va consentito di utilizzare armi occidentali (quindi NATO, UE e USA) per colpire obiettivi in territorio russo, sancendo così, di fatto, l'inizio ufficiale della Terza Guerra Mondiale.
Secondo Borrell, eliminare le limitazioni imposte dai partner NATO sull'uso delle attrezzature militari in Russia da parte dell'esercito ucraino permetterebbe di giungere a una vittoria del conflitto. Alcune cancellerie hanno già dato il via libera alle truppe di Zelensky.
Da Bruxelles intanto arriva pieno supporto all’attacco a sorpresa orchestrato dall’Ucraina, il capo della diplomazia Ue ha definito l’operazione ucraina nell’oblast’ di Kursk “un duro colpo alla narrazione del presidente russo Putin“ e che l'Ucraina ne è uscita rafforzata.
“Eliminare le restrizioni sull’uso delle capacità (fornite dall’Occidente all’Ucraina, ndr) contro l’esercito russo impegnato nell’aggressione dell’Ucraina, nel rispetto del diritto internazionale, avrebbe diversi importanti effetti” secondo l’Alto rappresentante. “Rafforzare l’autodifesa ucraina“, ad esempio, privando la Russia delle basi da cui lancia attacchi contro città e infrastrutture, ma anche “salvare vite” (dei civili ucraini, s’intende) e “contribuire a far progredire gli sforzi di pace“.
I commenti di Borrell sembrerebbero diretti soprattutto alle cancellerie occidentali che ancora non hanno permesso a Kiev di utilizzare le armi da loro fornite direttamente sul territorio russo, la cui reticenza sarebbe motivata dal timore di un’escalation nel conflitto.
L'UE, fedele cagnolino da guardia degli USA e della NATO spinge per far scoppiare la terza guerra mondiale, non prendendo in considerazione il volere di sempre più cittadini nel Continente che vogliono che la guerra finisca e non vogliono che i loro Paesi sovvenzionino e supportino il dittatore ucraino.

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