POLITICA SEMPRE PIU' CORROTTA
- Resistenza Popolare
- 1 mar 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Mentre alcuni festeggiano per la vittoria del PD/M5S in Sardegna illudendosi ancora in un cambio di politiche, nel resto dello stivale i principali partiti si dimostrano essere uguali tra loro sia nei programmi che per disonestà morale e corruzione.

In Puglia Anita Maurodinoia assessore regionale ai Trasporti in quota PD, è citata nell’inchiesta su mafia e politica che ha portato diverse persone in carcere, compresa una consigliera comunale di Bari, e conta complessivamente 130 indagati. Il suo nome spunta in alcune informative della polizia e in alcune intercettazioni – riportate dai quotidiani locali – per due incontri con il nipote del boss Savinuccio Parisi, Tommaso Lovreglio. Lei nega di conoscerlo ma i due episodi sono molto circostanziati dagli investigatori che sostengono come Maurodinoia e il marito Alessandro Cataldo – entrambi non indagati – “sapevano perfettamente” chi era Lovreglio.

In Abruzzo invece la Commissione parlamentare Antimafia denuncia due candidati “impresentabili”: Simona Fernandez, di Alleanza Verdi e Sinistra-Abruzzo Progressista e Solidale, e Vincenzo Serraiocco, di Noi moderati.

Per Fernandez “risulta disposto il giudizio” con decreto del Gip del Tribunale di Taranto, per il reato di “concorso nel reato di frode nelle pubbliche forniture“, invece per Serraiocco il Gup di Pescara ha disposto il giudizio per il reato di “concorso in reato continuato di bancarotta fraudolenta“. Anche nel suo caso il processo è in corso.
Nel totalitarismo "liberale", in cui la politica diventa pura amministrazione al servizio del grande capitale, il bipolarismo centrodestra e centrosinistra non è altro che una facciata per mostrare una parvenza di alternanza democratica, ma entrambi gli schieramenti fanno gli interessi della grande borghesia e dei grandi gruppi multinazionali.
Il fallimento comune della prima e della seconda repubblica sono sotto gli occhi di tutti.
Serve un cambio di sistema profondo per attuare il quale servirà una "terza repubblica", realmente democratica e popolare: una repubblica necessariamente fondata sul sistema socialista e sul controllo popolare dal basso.
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