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POVERTÀ ITALIANA AI MASSIMI STORICIUN ITALIANO SU CINQUE È POVERO!

  • Immagine del redattore: Resistenza Popolare
    Resistenza Popolare
  • 5 lug 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Ormai questa notizia viene riportata distrattamente dai MEDIA DI REGIME come un mero dato statistico (al pari delle morti sul lavoro), un dato aleatorio a cui ci hanno ormai abituati a sentire: ma la povertà in Italia continua ad aumentare.

La povertà continua ad aumentare ma i governi non hanno piani per fermare questa piaga, le continue crisi economiche derivate dal capitalismo e dal suo liberismo sfrenato portano sempre più povertà nel nostro Paese. Le cifre sono impietose, un recente report della Caritas mostra un aumento della povertà degli italiani del 41% rispetto al 2019. Una accelerata dovuta all’inflazione (oltre il 22%) causata dalle sanzioni alla Russia che si sono rivolte contro come un boomerang e da una mancanza di una politica economica, industriale e la mancanza di una scala mobile che permetta il recupero di perdita di potere d'acquisto.

Le ultime stime dell’Istat, pubblicate a marzo, rivelano che il 9,8% della popolazione italiana vive in povertà assoluta. Questo significa che più di 5 milioni e 750 mila persone, equivalenti a oltre 2 milioni e 234 mila famiglie, non dispongono dei beni essenziali per una vita dignitosa. La definizione di povertà assoluta, secondo l’Istat, si riferisce a coloro che non possono accedere a un paniere di beni e servizi fondamentali come cibo, vestiti, alloggio e cure mediche. Circa 13 milioni e 391 mila persone invece sono a rischio di povertà o esclusione



sociale, rappresentando il 22,8% della popolazione.

Questi dati raccapriccianti ci mostrano che un italiano su cinque vive in condizione di povertà, al pari di Paesi che l'occidente definisce “del terzo Mondo”, allo stesso tempo però analisti, economisti e politici ci dicono che va tutto bene e che il nostro Paese è tra i più ricchi al Mondo.

Il sistema economico e finanziario che domina l'occidente ci ha portato a questo, essere un popolo di poveri all'interno di un Paese considerato ricco.

Il momento è ora, ma se le condizioni oggettive per il cambio di sistema sono mature, a mancare è la condizione soggettiva, cioè il Partito Comunista VERO che sappia guidare un fronte ampio popolare verso questo obiettivo.

C’è bisogno del massimo impegno da parte di tutti compagni responsabili.

Resistenza Popolare lavora per questo. FUORI DALLA NATO E DALL'UE!

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