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SE MUORE UN OPERAIO LA COLPA È DEL PADRONE

  • Immagine del redattore: Resistenza Popolare
    Resistenza Popolare
  • 25 feb 2024
  • Tempo di lettura: 1 min

Ancora un operaio ucciso, anche lui operaio in una ditta sub-appaltatrice.

Questa volta, però, il teatro dell’omicidio sul lavoro non è un cantiere edile, bensì uno stabilimento di STELLANTIS, la ex FIAT, a Pratola Serra in provincia di Avellino.


STELLANTIS continua con la sua politica di repressione nei confronti degli operai: 2 licenziamenti “politici” di sindacalisti che non piegavano la testa e lottavano contro i ritmi elevati e schiavisti imposti dai “caporali” aziendali con la complicità del sindacato confederale ormai ridotto a fare da 5° colonna aziendale.



Oltre 1.000 i morti lo scorso anno e con una tendenza che negli anni aumenta sempre.

I corsi sulla sicurezza sono una barzelletta se vengono calati nella realtà lavorativa. Solo chi non è mai stato in una fabbrica o su un cantiere può pensare che le misure di sicurezza si possono coniugare con i tempi sempre più stretti per il guadagno di un’unica persona: IL PADRONE.


Ritmi elevati, lavoro sempre più stressante, diritti calpestati questo è quello che il capitalismo riserva ai lavoratori in una condizione sempre più precaria dovuta alla miriade di contratti di sfruttamento ottocentesco.



QUESTO È ODIO DI CLASSE CHE I PADRONI OPERANO NEI CONFRONTI DEGLI OPERAI E CHE IL SINDACATO CONCERTATIVO AVALLA CON LE SUE SCELLERATE SCELTE.

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