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SEQUESTRI E INDAGINI NELLA LOGISTICA. ANCHE A LIVORNO I LAVORATORI di ESSELUNGA CHIEDONO LA FINE DI QUESTO SISTEMA.

  • Immagine del redattore: Resistenza Popolare
    Resistenza Popolare
  • 3 ago 2024
  • Tempo di lettura: 1 min

A Livorno i compagni di Resistenza Popolare hanno partecipato alla manifestazione davanti ad Esselunga. I lavoratori che operano nella consegna della spesa a domicilio sono infatti assunti in subappalto da una società che non rispetta il contratto nazionale che paga fino a 500 euro meno al mese, vittime di contestazioni disciplinari, straordinari "mascherati" con la voce trasferta Italia per non pagare tasse e contributi e come sempre: turni massacranti.

Questi lavoratori sono ancora costretti a lavorare in queste condizioni, anche dopo che pochi mesi fa la stessa Esselunga è stata protagonista di un sequestro di 47



Milioni di Euro per frode fiscale.

Per questi colossi i lavoratori non sono esseri umani ma "Serbatoi di manodopera attraverso i quali le aziende si garantiscono tariffe altamente competitive sul mercato appaltando i servizi di logistica a ditte, cooperative e società filtro in modo irregolare con annesso sfruttamento del lavoro".

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