SMART CITY: PRIGIONE PER IL POPOLO, PARADISO PER I RICCHI
- Resistenza Popolare
- 3 ago 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Una Smart city, come tutte le cose che hanno “ Smart ” come prefisso , è una cosa intelligente per chi l'ha pensata e truffaldina e malevola per i cittadini che la subiscono.
Non è niente altro che il confinamento dell'umanità in una prigione di 30 minuti di diametro, in cui si è monitorati H24.
Gli unici che saranno esentati saranno i ricchi e i super ricchi che potranno entrare e uscire a piacimento dalla città e inquinare quanto gli pare, pagando per le proprie emissioni di gas serra e saranno anche gli unici a poter guidare delle automobili a benzina.
Vi sarà infatti un processo graduale di trasformazione degli spazi urbani che consisterà nell'allargare a dismisura le zone a traffico limitato, rendere l’accesso in città a pagamento, impedire alle persone di utilizzare il proprio mezzo di trasporto. Tutto ciò lo spiega perfettamente David Harvey - professore di antropologia al Graduate Center of the City University of New York che si occupa di economia politica e geopolitica - nel suo libro “Il capitalismo contro il diritto alla città”.
«Gli effetti della crescente polarizzazione della distribuzione della ricchezza e del potere sono indelebilmente impressi nelle forme spaziali delle nostre città, costituite sempre più da luoghi fortificati, da comunità chiuse e da spazi pubblici privatizzati tenuti sotto continua sorveglianza. […]
Una compressione della libertà personale e collettiva che gli autori di fantascienza avevano già prefigurato fin dagli anni '50 e che ora sta, neanche troppo lentamente, diventando realtà.
Questi sono gli ultimi colpi di coda di un sistema in crisi terminale. Più si avvicina la sua fine e più si irrigidisce e incattivisce, come un animale ferito, per mantenere il controllo di masse sempre più infelici

Comments