STELLANTIS (EX FIAT) LICENZIA I LAVORATORIMA PREMIA L'AD CON 23 MILIONI

Stellantis minaccia continuamente di chiudere le sue fabbriche in Italia e ciclicamente mette in cassa integrazione o addirittura licenzia i propri lavoratori adducendo scuse come la crisi finanziaria, il costo del lavoro o il mancato raggiungimento degli obiettivi di vendita, intanto però nel 2023 l'amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares ha incassato 23,5 milioni di euro che è pari allo stipendio di 12.000 operai.

Oltre alla retribuzione di base e variabile, Tavares ha ricevuto nel 2023 un incentivo per la trasformazione di Stellantis in un provider di mobilitá tecnologica sostenibile, pari a 10 milioni, approvato nel 2021 dal board. Parallelamente sono stati attribuiti incentivi a lungo termine pari a 13 milioni che saranno assegnati a Tavares solo se saranno raggiunti nei prossimi anni specifici obiettivi di performance, che portano il totale virtuale a 36,5 milioni, mentre Lapo Elkan ha ricevuto “solamente” 4,82 milioni di Euro.

E' fondamentale ricordare che se l'Ad Tavares ha potuto ricevere un così lauto compenso è grazie al duro lavoro dei lavoratori che ogni giorno rischiano di essere licenziati a causa delle delocalizzazioni in luoghi dove la manodopera costa di meno facendo sì che i dirigenti possano arricchirsi sempre di più.

Tutto ciò è vergognoso, un vero e proprio insulto a tutti i lavoratori di Stellantis (ex Fiat), il divario che si è venuto a creare tra i lauti compensi dei dirigenti e gli stipendi degli operai non è giustificabile in alcun modo. Ribadiamo la nostra soluzione al problema licenziamenti, NAZIONALIZZARE la parte italiana di Stellantis e farla gestire ai lavoratori.