VENEZUELA: LA "GRAZIA" DEGLI STATI UNITI È UN RICATTO DELL'IMPERIALISMO

Gli Stati Uniti, con la loro abituale arroganza imperialista, hanno offerto al presidente venezuelano Nicolás Maduro la "grazia" in cambio del suo abbandono del potere. Questa proposta non è altro che un'ennesima manifestazione del tentativo di controllo neo-coloniale degli Stati Uniti sull'America Latina. Una "grazia" che suona come una minaccia, un ricatto mascherato da diplomazia, che mira a destabilizzare un governo legittimamente eletto e a piegare la resistenza di un popolo che, da anni, si oppone alle ingerenze imperialiste.

Il Venezuela è da tempo sotto attacco, non solo attraverso sanzioni economiche devastanti, ma anche tramite campagne di disinformazione e tentativi di colpi di stato orchestrati con il sostegno aperto di Washington. Come comunisti, dobbiamo condannare questa ennesima ingerenza nei confronti di un Paese che ha cercato, con tutte le sue forze, di resistere alle pressioni esterne e di costruire un modello sociale diverso da quello imposto dal capitalismo internazionale. Gli Stati Uniti non hanno alcun diritto di dettare condizioni al Venezuela, né di decidere chi debba guidare il Paese. La proposta di "grazia" è un insulto al popolo venezuelano, che ha il diritto di determinare il proprio futuro senza interferenze straniere.

Non dobbiamo dimenticare che il vero obiettivo degli Stati Uniti: il controllo delle risorse naturali del Venezuela, in primis il petrolio. Con la scusa della "democrazia" e dei "diritti umani", Washington cerca di reinstallare un governo fantoccio che permetta alle multinazionali di saccheggiare il Paese, come già accaduto in passato.

Non cadiamo nella trappola della propaganda occidentale che dipinge Maduro come un dittatore. La verità è che il Venezuela è sotto assedio perché ha scelto una strada diversa, quella della sovranità e della giustizia sociale. Dobbiamo sostenere il Venezuela e gridare a gran voce che nessuna "grazia" degli Stati Uniti potrà mai comprare la dignità e la libertà di un popolo in lotta.