VIETATO MANIFESTARE IN ITALIA
- Resistenza Popolare
- 11 mar 2024
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Il governo sta pensando a nuove misure per limitare le manifestazioni in Italia e quindi la libertà di espressione e di pensiero. Dopo i vergognosi fatti avvenuti a Pisa e Firenze dove le forze dell'ordine hanno manganellato studenti (minorenni) inermi, Giorgia Meloni propone una specie di daspo per i manifestanti, in sintesi: più pene, più carcere e più restrizioni alla libertà di manifestare.

La Presidente del Consiglio non ha tardato nell’esprimere solidarietà alle forze dell’ordine, vittime “di una ingiusta e sistematica campagna di denigrazione”., il suo vittimismo è un tratto tipico dell’ultradestra e lo rivela anche in quest’occasione.
“Vittime di una campagna di denigrazione” non sono gli studenti, accusati di propositi antisemiti (dalla versione secondo cui si sono meritati le manganellate perché rei di voler raggiungere la sinagoga di Pisa che però si trovava nella direzione opposta al corteo), ma i poliziotti che coi loro manganelli hanno spedito in ospedale diversi minorenni.
Tra le misure proposte al governo dai sindacati di polizia ce n’è una in particolare che procura allarme. È quella che sta passando sotto il nome di “Daspo per manifestanti”, infatti Sulla base di questo impianto, oggi il governo Meloni può essere tentato di introdurre una nuova estensione del raggio di applicazione del Daspo, andando a colpire direttamente il diritto di manifestare, garantito dalla Costituzione antifascista.
Queste misure che potrebbero essere introdotte nei prossimi mesi, magari sotto forma di emendamenti ai tre provvedimenti sicurezza già al vaglio del Parlamento italiano da novembre 2023. E che potrebbero vedere la luce giusto in tempo per il G7 che avrà luogo il 14 e 15 giugno in Puglia.
Il governo non vuole che il popolo manifesti il proprio dissenso e cerca di soffocarlo con misure sempre più antidemocratiche con il beneplacito di tutto il parlamento.
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