ITALIA: CRESCONO LE SPESE MILITARI DIMINUISCONO LE SPESE PER SCUOLE E OSPEDALI
- Resistenza Popolare
- 25 nov 2024
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Il governo Meloni ha approvato l'aumento delle spese militari incrementandole del 7,1% in più rispetto all'anno scorso, denaro che verrà tolto alla Spesa Sociale, quindi direttamente ai cittadini che si vedranno diminuire, ancora un volta, tutti i servizi.
Questo incremento della spesa militare, ovviamente, ha ricevuto il plauso della NATO con il Segretario Generale della NATO Mark Rutte che ha dichiarato durante il suo incontro con Giorgia Meloni: “Ringrazio per gli 8,2 miliardi di spesa annunciati dal vostro paese. Dobbiamo raggiungere il 2% del Pil”. Il riferimento è all’aumento delle spese militari deciso dal governo italiano nello scenario di una crescente economia di guerra.
8,2 Miliardi per la guerra che potranno persino aumentare nel corso dell'anno grazie agli aggiustamenti che il parlamento può fare a seguito delle consultazioni del Bilancio della Difesa. Questa cifra ovviamente si tradurrà nel taglio di fondi alla Sanità Pubblica e quindi meno posti letto e meno personale negli ospedali, nel taglio ai fondi alla Scuola Pubblica e ai Trasporti causando così ancora più disagi ai cittadini e aumentando ancora di più il divario tra cittadini di serie A e cittadini di serie B, cioè tra chi potrà permettersi di pagare per ogni servizio che lo Stato dovrebbe fornire e tra chi invece non potrà più permettersi cure di qualità gratuite, scuole di qualità gratuite e di potersi spostare con i mezzi pubblici.
Il nostro governo pensa a come dimostrarsi sempre più fedele alla NATO invece che pensare al benessere dei propri cittadini, andando ad aumentare le spese per il comparto militare del 7,1% (8,2 Miliardi in più) andando ad arrivare al'1,58% del PIL, percentuale sempre più vicina al 2% richiesto dalla stessa NATO.
Il nostro Paese è a tutti gli effetti una colonia degli USA e di conseguenza della NATO e i nostri governanti sono i loro servi, sia quelli del centro-destra di adesso sia i loro predecessori, che hanno portato avanti le medesime politiche servili negli ultimi 30 anni.

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